Svelato il mistero della bontà dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. E’ un tenero germoglio, dalle proprietà essenziali esaltate dalla freschezza del “tempo” zero. Il marchio di qualità certifica la provenienza con i dati della cascina che lo coltiva.
L’asparago è forza della natura allo stato puro. E’ quanto di più moderno e di antico si possa trovare tra gli alimenti di alta qualità ad un prezzo giusto ed equo. E’ il primo ortaggio a spuntare nell’orto. Arriva, a fine marzo o ai primi di aprile, temperatura permettendo. L’ora e il giorno come al solito non sono note: deciderà lui. Terrà conto del clima, perché è freddoloso, non ama il vento e la troppa umidità. Se la data precisa è impossibile da stabilire, verrà comunque prima della Sagra dell’Asparago di Santena.
Quando nel suolo e nell’aria ci sarà il giusto equilibrio di tepore, la gemma sotterranea sarà sottoposta a un’irresistibile spinta ormonale. In poche ore la punta dell’asparago si farà largo nella terra sabbiosa e morbida rizzandosi al cielo alla ricerca dei raggi solari. In due giorni sarà bello turgido, pronto per compiere ciò che la natura esige: la procreazione. La riproduzione è il suo fine e prima che ciò accada bisogna intervenire, altrimenti le brattee, le foglioline visibili lungo il tronco e sulla punta, si apriranno.
Il contadino con delicatezza deve reciderlo sotto la linea del terreno e posarlo nel cesto. La specialità degli asparagicoltori di Santena stà nella maestria e nel tempismo con cui compiono l’operazione. La bontà dell’asparago è racchiusa in morbidi movimenti che esaltano la principale dote del germoglio, la freschezza. Freschezza contenuta nel motto “Mi spezzo ma non mi piego”. Per verificarla basta fletterlo, all’improvviso si romperà, se non succede è perché è “passato”. La condizione per gustarne le qualità consiste dunque nel portarlo in tavola nell’arco di poche ore, al massimo entro due giorni. Così amava mangiarlo il più noto dei coltivatori ed estimatori dell’asparago santenese; Camillo Cavour che in questa città ha la sua Casa e la sua tomba.
Sua maestà ha un portamento eretto, misterioso, fiero e adorabile. Predilige il silenzio della campagna e la discrezione di chi lavora la terra. Osservato al rallentatore il suo procedere risulta gentile, sensuale e pudico. Sotto sotto i suoi misteriosi crescenti movimenti fanno capire l’attaccamento alla antica terra della Banna, erede del Tanaro, del Po e dei venti Sahariani. Confidando nei molti estimatori che verranno per onorarlo e omaggiarlo, Santena, ogni anno accoglie il Re degli ortaggi a braccia aperte. Da fine Marzo a metà giugno i preparativi fervono. Il Comune, la Pro-loco, l’Associazione Amici di Camillo Cavour e l’Associazione dei Produttori dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, L’Associazione dei Ristoratori prepara cerimonie, manifestazioni e intrattenimenti all’altezza del suo rango. Visto il rilievo nazionale, la visita Reale diventa occasione di promozione e di valorizzazione di Santena, dei suoi prodotti orticoli, dei ristoranti, del commercio e del Castello, del parco, della Tomba del principale protagonista dell’Unità d’Italia.
Il Re di Primavera è intrecciato indissolubilmente con la Città di Camillo Cavour.
Lo Statista ha amato alla follia questo germoglio, al punto da chiedere, nel 1847, ai migliori scienziati del mondo di trovare il sistema per garantirne la prosperità e la floridezza.
Se il Re dell’orto ritorna volentieri a Santena un motivo c’è. Circa 20 anni fa un gruppo di concittadini coltivatori, preoccupati per il suo stato di salute, si sono dedicati anima e corpo alla sua cura. La produzione languiva, la redditività calava, dopo un passato glorioso l’Asparago, il germoglio italiano per eccellenza, rischiava di cedere il campo. Da veri eredi cavouriani, gli orgogliosi asparagicoltori e cultori interpellarono i migliori specialisti perché intervenissero a sanare gli acciacchi che avevano aggredito il corpo del Sovrano. Dopo tanto lavoro, esperimenti e fatiche oggi i risultati si vedono. Il germoglio è in buona salute e fa onore alle tavole portando una ventata di freschezza, di sapori e di gusti ineguagliabili. L’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto ha recuperato il suo ruolo al vertice della produzione di qualità. Ma non solo. A tutela e garanzia della sua tipicità si è dotato di un marchio che garantisce al consumatore la provenienza del prodotto.
Il Re della tavola di primavera ha aggiunto un nuovo titolo: è un PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale), eccellenza dell’agricoltura e della cucina piemontese e italiana.
Una celebrità accresciuta dalla sapienza con cui si preparano i molteplici piatti di portata, elaborati nel corso dei secoli nelle cucine popolari e aristocratiche e tramandate di madre in figlia. Specialità che si possono gustare nelle case, nelle trattorie e nei ristoranti della zona. A metà maggio, ogni anno, nel Palasparago, la quasi centenaria Sagra dell’Asparago di Santena, celebra il legame tra la tradizione, la storia e la cultura del luogo. Gli asparagi freschi e con garanzia di provenienza si possono acquistare nelle cascine dei contadini che fanno parte dell’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto oppure nei negozi che espongono il marchio di qualità.
L’asparago e il territorio
L’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è un prodotto di eccellenza della orticoltura e della cucina italiana, piemontese e torinese, posizione conquistata con il lavoro e la costanza di contadini che, di generazione in generazione, hanno selezionato, prodotto e promosso il prelibato turione, Re della tavola di primavera.
L’asparago deve la sua fama al sapore dolce e delicato e alla scarsa fibrosità, frutto della freschezza e delle terre sabbiose in cui cresce e alla memoria di Camillo Cavour, che in quest’area sviluppò l’opera di insigne agronomo, attento alla coltura del gustoso prodotto.
Da allora il binomio Asparago-Camillo Cavour è sinonimo di qualità.
Qualità che caratterizza altresì le produzioni di ortaggi, carni, cereali, frutta e vini di questo territorio confinante con la Città Metropolitana Torinese, l’Astigiano e il Cuneese, crocevia di strade che lo collegano alle Langhe, al Monferrato e al Roero.
Gli asparagi si acquistano al dettaglio direttamente dalle Aziende agricole associate o in qualificati negozi e bancarelle, oppure si possono gustare nei ristoranti e nelle trattorie che esibiscono il Marchio dei produttori.
ENGLISH-GERMAN-FRANCH-SPANISH VERSION
Asparagus and its territory
The Asparagus from Santena and Terre del Pianalto is an excellent product which comes from the Italian, Piedmontese and Turinese cuisine. Its quality has been achieved thanks to the work and constancy of farm workers who have selected, produced and promoted, from generation to generation, the delicious turion, king of spring table.
The asparagus is famous for its sweet, fresh and smooth taste and for its low fibrousness, due to the sandy soil where it grows, in memory of Camillo Cavour. He was also a well-known agronomist who was attentive to the taste of the product.
Since then, the correlation between asparagus and Camillo Cavour has been synonymous for quality. This quality continues in all types of production, such as meat, cereal, vegetables, fruit and wine, typical of the territory near Asti, Cuneo and Turin, which also is connected to the Langhe, Roero and Monferrato.
Asparagus is sold retail directly by farms or qualified shops and stands, or it can be tasted in restaurants and trattorias exhibiting the name of the growers.
Der spargel und sein land
Der Spargel von Santena und von Terre del Pianalto ist ein hervorragendes Produkt der italienischen, piemontesischen und Turiner Küche. Er hat diese Stellung durch die Arbeit und Beständigkeit der Bauern erreicht, die von Generation zu Generation, die köstliche Knospe , den König der Frühlingstafel, ausgewählt , angebaut und gefördert haben.
Der Spargel verdankt seinen Ruhm dem süßen und delikaten Geschmack und der geringen Fasrigkeit, die auf der Frische und der sandigen Erde beruht, in der er wächst, und der Erinnerung an Camillo Cavour, der in dieser Gegend ein hervorragender Agronom war, der sich um den Anbau des geschmackvollen Produktes kümmerte.
Seitdem ist das Wortpaar Spargel-Camillo Cavour ein Synonym für Qualität.
Qualität, die auch die Produktion von Gemüse, Fleisch, Getreide, Obst und Wein in diesem Gebiet kennzeichnet , das an die Metropole Turin, das Gebiet um Asti und Cuneo grenzt und an der Kreuzung von Straßen liegt, die es mit den Langhe, dem Monferrato und dem Roero verbinden.
Der Spargel wird im Einzelhandel direkt bei den landwirtschaftlichen Betrieben oder bei ausgesuchten Geschäften und Verkaufsständen gekauft. Oder man kann ihn in den Restaurants oder Wirtshäusern genießen, die auf das Gütezeichen der Hersteller hinweisen.
L’asperge e son territoire
L’asperge de Santena et des Terre del Pianalto est un produit d’excellence de la cuisine italienne et, tout particulièrement, une spécialité piémontaise et turinoise :
il s’agit là d’une position acquise grâce au travail et à la persévérance des cultivateurs qui, de génération en génération, ont produit, sélectionné et promu l’exquis turion, le Roi de la table de printemps. L’asperge doit sa renommée à sa saveur délicate et parfumée, à sa faible fibrosité, qui est le résultat des terrains sablonneux où elle pousse; elle doit également sa réputation à la mémoire de Camillo comte de Cavour qui développa dans ce territoire son œuvre d'éminent agronome, intéressé à la culture de ce produit savoureux. Dès lors, le binôme de l’asperge et du comte de Cavour est une garantie de qualité, la même qualité qui caractérise également les productions de légumes, viandes, céréales, fruits et vins de ce territoire aux abords de la Ville Métropolitaine de Turin, de la province d'Asti et de Cuneo, à la croisée des routes qui le relient aux territoires voisins des Langhe, du Monferrato et du Roero. Les asperges s’achètent au détail directement auprès des exploitations agricoles associées, chez des primeurs ou bien sur les marchés , ou encore il est possible de les déguster dans tous les restaurants et les auberges labélisés par les producteurs.
El espárrago y el territorio
El espárrago de Santena y de las tierras de Pianalto es un excelente producto dentro de las maravillas culinarias italianas, piamontesas y turinesas. Ello se debe al trabajo y la constancia de sus labradores que, generación tras generación, han ido seleccionando, producido y promovido este exquisito tallo, rey de la mesa de primavera. El espárrago es famoso por su sabor dulce y delicado, por su escasa fibrosidad, consecuencia de la frescura y de crecer en terrenos arenosos y por la memoria del Conde Camillo Cavour que en este territorio llevó a cabo una excelente labor de agrónomo, atento al cultivo de este delicioso producto. Desde entonces el binomio espárrago-Cavour es sinónimo de gran calidad. La misma que caracteriza también la producción de hortalizas, carnes, cereales, frutas y vinos, productos procedentes de nuestro territorio que limita con la ciudad metropolitana de Turín, la zona de Asti y de Cuneo, cruce de caminos que lo unen con la Langhe, el Monferrato y el Roero.Nuestros espárragos se pueden comprar directamente en las cooperativas agrícolas, en fruterías de calidad y mercadillos, o también probarlos y saborearlos en restaurantes y trattorias que expongan la Marca de los productores.
Traduzioni curate dall’I.I.S. Norberto Bobbio di Carignano.