Il lavoro di squadra fra i Consiglieri Comunali di Santena del MoVimento 5 Stelle e la Consigliera Regionale Sarah Disabato ha portato l’attenzione su un tema molto delicato legato alla recente comunicazione del titolare del gruppo T18 Piemonte di chiudere l’azienda, leader nella produzione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli di qualità.
Infatti questa notizia ha ingenerato una serie di preoccupazioni fra i produttori del settore ortofrutticolo che trovavano nel gruppo un valido interlocutore per la vendita dei prodotti. Ricordiamo che oltre ai propri prodotti, T18 raduna quelli di oltre 600 produttori di frutta e verdura italiana certificata (diversi in Piemonte e nella zona del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese).
Disabato ha pertanto presentato un interrogazione a risposta immediata nella quale, in merito alle azioni a sostegno della filiera del food e, in particolare, dei Distretti del Cibo del settore ortofrutticolo, per scongiurare possibili ripercussioni a livello metropolitano e regionale chiedeva “quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per sostenere e incentivare nuove modalità di commercio per il reparto ortofrutticolo, favorendone la crescita, la riorganizzazione e l’aggregazione di aziende che producono cibo fresco, salutare, tradizionale e di qualità e che necessitano di sostegno nella trasformazione verso uno sviluppo aziendale in termini di transizione digitale ed ecologica”.
L’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa rispondendo al quesito ha annunciato che grazie ad un emendamento approvato nella seduta di ieri dal Consiglio Regionale, la Regione Piemonte potrà contribuire alle spese di costituzione e avviamento dei Distretti del Cibo.
Protopapa ha inoltre ricordato che l’individuazione e il riconoscimento dei Distretti del cibo sono previsti dalla legge regionale 1/2019 e che il presidente della Giunta ha approvato con un decreto del 2020 le procedure per la loro costituzione.
“A oggi – ha aggiunto – è stata inoltrata agli uffici regionali la domanda di riconoscimento da parte del Distretto del cibo Chierese-Carmagnolese, che aggrega 25 Comuni della cintura di Torino e l’istruttoria è in fase avanzata. Altri territori, Casalese e Cavourese in particolare, hanno manifestato interesse e hanno avviato incontri informativi con l’assessorato”.
Il sostegno alla filiera ortofrutticola, ha concluso, “è comunque assicurato, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione e l’aggregazione, da un intervento specifico dell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm) dei prodotti agricoli. In particolare, è previsto un contributo del 5% del fatturato per le aziende che si aggregano in Organizzazioni dei produttori (Op)”.
Obiettivo raggiunto per la Consigliera Regionale Disabato che continuerà a monitorare l’evoluzione del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese in questa fase resa ancor più delicata da questa defezione importante e dalla necessaria riorganizzazione del settore distributivo.